Il 2018 è arrivato piano

Così piano che quasi mi dimenticavo di preparare il post di Capodanno 2018.
Una di quelle date simboliche che fanno come sembrare la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova era.
Purtroppo è tutto così mutevole che invece risulta solo un momento come tanti per provare a trarre qualche conclusione sul passato e quello che ci ha insegnato, per poi rivolgersi al futuro e vedere cosa cambierà.
Quindi benvenuti nel 2018!

L’anno appena concluso mi ha portato via persone a cui tenevo molto (tra cui hytok e la mia nonnina) e che non sono ancora state rimpiazzate da altre altrettanto valide. Purtroppo è il ciclo della vita e questo 2018 potrebbe portare tanti cambiamenti visti i presupposti del 2017, ma è ancora presto per dirlo.
Quello che è chiaro è che mi sto allontanando sempre più da questo blog che nel 2018 compirà ben 12 anni di onorato servizio, mentre il mio sito web entrerà nella maggiore età essendo nato nel lontanissimo 2000. Ora quasi tutto è sui social, seguitemi su Telegram, con pensieri rapidi e concisi dettati dalla fretta dei tempi che sta sempre più accelerando senza motivo reale. A cosa servono? Ne siamo dipendenti? Cos’è che ci attrae da questi dati informi sociali? Queste sono solo alcune domande a cui forse mai daremo risposta.
Questo 2018 è anche l’anno dei 10 anni dalla preparazione del mio primo viaggio in giappone con fabietto, vorrei farne un altro ma sarà dura, quanti ricordi però…

Vi lascio col messaggio del Balasso nazionale che ormai è un motivo più che valido per aprire gli occhi in attesa del 2019