Gli Dei ritornano – Puntata 134

La faccia del Colonnello Baldini dava segnali di calma quindi il Tenente proseguì con i restanti argomenti.
“Siamo poi riusciti ad avere informazioni su come si è comportato il centro nel nostro tentativo di uccidere Raffaele. Stavano seguendo la scena a distanza con sistemi di controllo satellitari ma non avevano uomini sul campo eccetto l’autista di Raffaele. Sono intervenuti allertando i militari solo quando ormai tutto era già iniziato. Non vi sono state particolari conversazioni del Centro eccetto appunto quelle con alcuni centri di controllo allertati per quella situazione. Infine le normali comunicazioni radio in quell’area sono state in parte disturbate e l’unica cosa che abbiamo trovato sono pochi secondi di comunicazione criptata ricevuti da Fulvio di cui però non siamo stati in grado di tracciarne l’origine esatta ma presumibilmente dal Centro poiché abbiamo rilevato tracciati simili in uscita.”
La faccia del Colonnello era diventata pensierosa ma ancora stranamente calma.
“Quindi Tenente mi conferma che non sappiamo assolutamente nulla di quel centauro in nero che è apparso giusto nel momento per rovinarci tutto?”
Il tenente era un po’ titubante nel dare la risposta, poi preso un po’ di coraggio rispose con un laconico “Si”.
“Allora dobbiamo fare qualcosa. Se come penso io si tratta di qualche agente di altre agenzie dobbiamo scoprire quale e liberarcene il prima possibile.”
“Certamente colonnello, solo che non ci risulta nessuna attività di altre agenzie. Ormai sono quasi tutte con noi. Ha mai pensato si possa trattare di un caso fortuito? Uno di quei Ronin ancora vivi?”
La faccia del colonnello di fece più dura e il tenete sentì un brivido corrergli lungo la schiena e una goccia di sudore scendergli a lato dell’orecchio.
“Lei è fortunato, oggi mi sento buono e calmo. Si, ci avevo pensato ma la probabilità sarebbe minima, anche se il buon Murphy e la sua legge insegnano… Stavo pensando che si possa trattare del Soggetto che tanto ci stiamo dando la pena di catturare.”
“Abbiamo svolto simulazioni a riguardo con i dati dei suoi movimenti a noi noti e la percentuale di probabilità dataci dal computer è solo del 0,78% simile a quella di un Ronin che è del 1,07%. Questo gap è dovuto dal fatto che nel suo caso ci dovrebbe essere una sorta di pianificazione, come se avesse saputo.”
Il colonnello sembrava parecchio scocciato dalla situazione e non provava certo a trattenere la sua insoddisfazione, cosa che metteva in forte agitazione il suo tenente.
“Bene. Allora non ci rimane che cercare di stanarlo e il modo migliore forse e proprio quello di metterlo sotto i riflettori. Mi sembra che per ora i media non abbiano dato molto rilievo alla sua presenza in quell’evento, ovviamente il centro deve averci messo del suo. Proviamo quindi a mettere in giro qualche voce a riguardo e vediamo che accade. Tenente esegua appena possibile. Può andare.”
“Certamente colonnello… avrei però altro da dirle.”
“Allora proceda.”
Disse il colonnello un po’ sorpreso.
“Sembra che ci siamo vicini, il tasso di sincronia di uno degli ultimi ‘campioni’ è salito del 7% assestandosi al 54,71%. Il tasso di errore è calato abbastanza da permettere i primi test reali in ambiente controllato.”
La faccia del colonnello si rallegrò sensibilmente.
“Bene bene, speriamo che non si tratti ancora di un’instabilità momentanea come nei precedenti casi. Vedi che oggi avevo ragione ad essere calmo e tranquillo con te. Mi hai portato buone notizie, continua così.”
“Farò del mio meglio colonnello.”
Il tenente mentre usciva dalla stanza ringraziò mentalmente la sua buona stella per quel momento di calma e sperò durasse il più a lungo possibile.