Truffa all’Italiana?

131207
Oggi il mio algoritmo euristico di controllo spam si è lasciato scappare una email.
Perché dico così? Leggete e ve ne renderete conto.

Oggetto:
Accesso Limitato #[numero]
Testo:
Gentile cliente,
Ha ricevuto questa mail perchè vedendo i vari accessi al suo account abbiamo il sospetto che terzi ne facciano uso. Al fine di tutelare la vostra sicurezza, abbiamo momentaneamente bloccato l’accesso al suo conto online.
Per poter ripristinare il servizio, le chiediamo di verificare la sua identità cliccando sul link che segue.
Per accedere alla pagina di verifica clicca qui
Ci scusiamo per l’inconveniente.
Grazie,
Gianluca Bruno,
Visa.

Il testo effettivamente risulta in un italiano corretto e sul momento lascia spiazzati, ma ecco che qui una mente attenta deve iniziare a porsi alcune domande per evitare di incappare nella tentazione di seguire il link.

  • Ma io uso questo servizio?
  • Perché mi contattano via email e non per telefono visto che è un fatto grave e loro hanno tutti i miei dati?
  • Da dove mi è arrivata questa email?
  • Dove porta il link nella email?

In tutti i casi è comunque un bene non usare mai quei link diretti ed andare a controllare aprendo autonomamente una sessione web digitando l’indirizzo del servizio o chiamando un operatore telefonicamente.
Nel caso che riporto il sito di Verified by Visa per l’Italia è visaitalia.com e quindi risulta particolarmente strano che il mittente della missiva elettronica arrivatami sia: support+[numero]@red2002.it (basta verificare aprendo i dettagli della email) il cui dominio risulta intestato ad una persona fisica di Roma (forse bucato e usato a sua stessa insaputa da chi ha organizzato il tutto).
La pietra sopra la mette definitivamente, come se ce ne fosse bisogno, il link che punta a: [numero].pointns.com/visa/ il cui dominio in questo caso risulta intestato ad una società con sede a Toronto (magari anch’essa inconsapevole di essere usata).

In conclusione stanno diventando sempre più fatte bene questo tipo di fregature che potrebbero indurre in tentazione molti italiani fin’ora salvati dall’antipatia per l’anglofonia.
State quindi sempre più attenti e spero che queste poche dritte vi tornino utili.