Avatar

Potrei parlare per ore di questo film ma nulla potrebbe descrivere l’esperienza di andarlo a vedere di persona e ovviamente in 3D.
La trama non è certo di quelle più complicate, belle e innovative che siano state mai scritte, anzi è il solito polpettone di sentimenti e lieto fine che il cinema ci ha abituato ben condito da molta azione.
Io personalmente l’ho interpretato come un film ecologista sulla falsa riga di Final Fantasy misto ad una rivincita degli indios sui conquistadores.
Ma veniamo agli effetti grafici 3D che devo ammettere essere finalmente degli e apprezzabili, con una regia che ha finalmente abbandonato l’uso dei sistemi tradizionali per creare l’azione e che riesce ad esprimere moltissimo tanto che sovrappensiero ammetto ad un certo punto di essermi lievemente scansato per evitare un lacrimogeno lanciato contro i Na’vi.
Questi effetti, che non si possono però degnamente descrivere, e il ritmo della storia hanno fatto passare le 2 ore e 45 minuti di film senza che vi fosse bisogno di una pausa anche se gli occhiali 3D dopo un po’ e in certe scene possono dare fastidio e creare disorientamento.
Le scene più favolose sono quelle nella foresta di notte che è un vero spettacolo per gli occhi.
Alla fine questo film è sicuramente un capolavoro, ma non il capolavoro che mi aspettavo o come sarebbe potuto essere, quello che però è ovvio è che si è assistito ad un vero e proprio punto di svolta per la produzione cinematografica, un po’ come l’avvento del sonoro, del colore o della grafica computerizzata.
Probabilmente questo film rimarrà ineguagliato nei risultati per alcuni anni, visto che altri film 3D che ho visto sono nettamente inferiori, quindi non potete perderlo nei cinema e non ripiegate sul 2D altrimenti perderete il 60% del valore del film.