Gli Dei ritornano – Puntata 109

Come se tutto quello che stavo vivendo fosse la situazione più normale possibile salii in macchina senza batter ciglio e partii verso la direzione in cui era scappato chi aveva ucciso Rade.
Ero pieno di rabbia e guidato da un quel qualcosa di istintivo che ti permette di essere come estraniato da ciò che fai, uno stato di collera diffusa agitazione e disperazione che mi bloccavano certi ragionamenti e mi facevano agire come se qualcuno o un pilota automatico avesse preso il controllo.
Quindi ero partito praticamente senza meta poiché chi volevo inseguire aveva già un vantaggio su di me di alcuni minuti.
“E adesso come faccio a ritrovarli?!”
Però volevo prenderli, sentivo nascere il bisogno di trovarli e scaricare su di loro la mia rabbia e frustrazione.
“Si prega di formulare meglio la richiesta.”
Rimasi interdetto qualche istante.
Quella voce femminile così ammaliante e tranquillizzante che sempre più mi ricordava qualcosa, aveva ripreso a parlarmi.
“Hem… Auto? … Mi riferivo alle persone che hanno sparato a Rade.”
In pochi istanti, mentre continuavo a vagare senza meta, apparve sul vetro anteriore un quadratino nell’angolo in basso a sinistra con dentro un’immagine dall’alto della macchina che volevo inseguire nel momento in cui Rade veniva ucciso.
“Il risultato proposto è corretto?”
“Si proprio loro.”
Diverse immagini da telecamere di sorveglianza, satellitari e mappe iniziarono a sovrapporsi nel piccolo riquadro con una velocità elevatissima fino a fermarsi del tutto su di una mappa con un puntino rosso lampeggiante.
“Attualmente si trovano in questo punto, sono fermi in un piazzale. Distante 7km.”
Ero affascinato, sbalordito da quanto stava accadendo, una ricerca che avrebbe impiegato alcune ore di sicuro era stata portata a termine in meno di un minuto.
“Fammi vedere dove siamo sulla mappa, devo raggiungerli.”
Mi stavo abituando a tutto quello molto rapidamente e percepii in maniera molto strana il ritardo nella risposta.
“Prendere la prossima svolta nell’autobhan.”
Nel frattempo il rettangolo con la cartina si era ingrandito di qualche pollice ed era diventato più trasparente in modo da lasciarmi comunque una visuale della strada e poi le frecce che comparivano sul vetro indicandomi la direzione da prendere erano molto da videogioco.
Comunque pestando sull’acceleratore, quella macchina era veramente fantastica, come tenuta di strada e trazione, con una coppia che mi impegnava all’uscita di ogni curva. Che belle sensazioni di guida. Gran mezzo quello!
Arrivato nel parcheggio mi resi conto che la pistola che avevo forse non sarebbe bastata vista la presenza di quattro individui che stavano spostando una valigia da una macchina ad un’altra e uno era già alla guida di quest’ultima.
“Auto? … Non è che per caso ti avanza una qualche arma?”
Non feci in tempo a terminare la domanda che si aprirono il sedile del passeggero, quello posteriore e il porta oggetti.
Risultato avevo a disposizione un col moschin, un fulcrum C e uno S, una katana, due desert eagle, un ingram, due bombe a mano, tre flash bang, un M4 e un micro tavor.
Non feci in tempo ad ammirare quell’arsenale che la mia presenza venne notata, visto che a dire il vero non avevo poi fatto molto per nasconderla.
Tutto si risolse molto rapidamente, più in fretta di quello che avevo previsto inizialmente.
Due presi sotto dall’alfa prima che riuscissero a estrarre la pistola, altri due colpiti con le desert eagle dopo che sono sceso dalla macchina e il quinto colpito mentre era alla guida della sua macchina che provava la fuga.
Presi immediatamente la valigia e saltai in macchina giusto prima che una serie di raffiche colpisse l’alfa.
Con mio sommo piacere notai che era pure carrozzata, ma non volevo testare certo fino a che punto avrebbe resistito.
Ingranai la marcia e mi diedi rapidamente alla fuga.
“Ma che stai combinando?!”
La faccia del maggiore e quella del dottor Gervasi apparvero in trasparenza quasi nel mezzo del parabrezza.
“Sinceramente maggiore non lo so e non credo sia proprio il momento giusto per parlarne!”
“Come non è il momento giusto! Dov’è il tenente? Stai usando un sistema avanzato senza autorizzazione!”
“Autorizzazione?! Mi stanno sparando contro se non lo ha capito!”
“COSA?! Dottore, si interfacci subito con S.T.E. …”
Ste?
Una serie di immagini, ricordi, esperienza e sogni iniziarono ad inondare la mia mente già notevolmente stressata.
Ste…