Sharm el Sheikh

Sono appena tornato dalla mia rilassante vacanza di una settimana a Sharm in Egitto e già sento la mancanza di quel posto.
L’Egitto, sicuramente non quello “vero”, mi ha affascinato moltissimo nella sua incredibile diversità .
Un paese calmo in cui è impossibile non rilassarsi, il turista è riverito e tutto viene fatto per quest’unica fonte di guadagno della zona.
Come dicevo è un paese profondamente diviso, pieno degli sfarzi occidentali ma anche delle più schifose zone periferiche.
Ho visto di tutto, dal mega casinò da fare invidia a Las Vegas al bambino di 4 anni, che tutto solo, portava 2 dromedari a casa (o erano loro a portare a casa lui?).
Ma ora veniamo al mio viaggio vero e proprio.
Il volo è di circa 4 ore da Bologna e fatto su di un Airbus A-320 della EuroFly è risultato molto difficoltoso, infatti lo spazio è minimo (non riuscivo a mettermi nella posizione di sicurezza con la testa in mezzo alle gambe) e il tempo di volo troppo lungo, ma almeno sono stati serviti già compresi nel prezzo delle cibarie.
Il volo in notturna è sempre affascinante, con le città sotto tutte belle illuminate che richiamano l’attenzione del passeggero.
Il villaggio in cui sono stato era tranquillissimo anche se un po’ datato, si tratta del Tower One della SprinTours.
Una struttura ampia in cui le camere sono abitazioni indipendenti affiancate l’una all’altra (anni prima vi aveva soggiornato pure Tony Blair), mentre i servizi interni molti, dalla palestra al teatro (sia all’aperto che al chiuso) per poi finire ai 3 bar e alla piscina di forma ottagonale.
Il cibo non è stato un gran ché, ma solo perché ho avuto la sfortuna di andarci nei giorni di ramadan e con il cuoco Italiano che se ne era appena andato in ferie.
L’animazione è stata molto soft, anche troppo durante il giorno a dire il vero, ma la sera si riprendeva e grazie a persone molto simpatiche si riusciva a passare ridendo una buona serata in compagnia.
Subito all’esterno del villaggio vi è una piccola piazza con negozi e farmacia con prezzi del tutto abbordabili.
Ora però veniamo al punto forte del villaggio, il mare, una costa facilmente accessibile e una barriera corallina non al livello di Ras Mohammed o dell’isola di Tiran, ma sicuramente fantastico avendolo a soli 100m dalla propria posizione.
Ho avuto il piacere di vedere un pesce scorpione, anche se da lontano, e una tartaruga e la cosa non è certo di poco conto.
Ora passiamo invece al cosa fare a Sharm.
Sicuramente rilassarsi prendendo il sole e facendo una bella nuotata e poi ci sono un bel po’ di escursioni da fare, si culturali che d’azione.
Io ho preso un pacchetto di tre escursioni, Dahab, il quad nel deserto e il giro di Sharm più ho aggiunto una immersione di prova.
Non avendo preparazione ho fatto solo circa 15 minuti di immersione massimo a 8 metri e proprio nei fondali davanti al villaggio, ma vi posso assicurare che mi sono bastati per capire che la prossima volta risparmierò di più e prenderò almeno il brevetto Open Water alla “modica” cifra di 300 euro.
La gita di Dahab era la più completa e fatta da guide egiziane molto preparate e simpatiche, si inizia con un giro in jeep nel deserto, poi il tè beduino, la visita del “nuovo” quanto isolato centro turistico di Dahab, un breve tragitto a bordo del dromedario e snorkeling nell’area protetta di Abu Galum.
Una giornata intensa, lunga ma assolutamente soddisfacente. Le strade nel deserto sono un qualcosa di unico per me.
Inutile dire qualcosa riguardo al giro in quad, assolutamente divertente anche se si rischia sempre di mangiare troppa sabbia.
In conclusione Sharm è un bellissimo posto dove passare le proprie vacanze avendo la possibilità di provare più o meno tutto a costi simili a quelli di Rimini in medio alta stagione.
Gli egiziani mi sono sembrate persone molto simpatiche e disponibili, ricordatevi di lasciare qualche mancia (considerate che quello che ti pulisce le camere prende 50 euro al mese), preferibilmente in euro e scambiate qualche banconota per monetina, verrete trattati ancora meglio di prima.
Non preoccupatevi se Sharm o Naama sembrano molto militarizzate, è tutto per salvaguardare il turista.
La viabilità è da pazzi ed è meglio evitare di guidare in prima persona, si rischia l’esaurimento nervoso.
Ultima cosa, non prendete assolutamente nulla dal mare o dalla spiaggia, se vi beccano in aeroporto sono multe stratosferiche.
Per il resto godetevi il relax e la calma del posto, perché appena rientrerete in Italia l’impatto sarà traumatico e vorrete subito ripartire, io infatti non vedo già l’ora di ritornarci, mi son sentito come a casa.