A tempo indeterminato

Spero vivamente che tale sentenza riguardo il calcio italiano non cambi.
Proprio qualche settimana fa, scrissi un mio personalissimo racconto su questo blog riguardo il calcio italiano.
Ora questi ultimi fatti di Catania mi fanno capire che ho fatto benissimo a smettere di seguire il calcio da 3 anni, eccetto che per i mondiali.
Il calcio italiano è lo specchio della sua popolazione.
Malato e represso, pronto ad esplodere e sfogarsi dal suo lato peggiore.
Mi spiace veramente che ci sia scappato il morto, è una cosa inammissibile che non può più accadere in un paese civile come deve essere l’Italia.
L’unica magra consolazione è che se questa morte serve per far ragionare l’intera nazione sul fatto che in fin dei conti il calcio è solo uno sport e divertimento, forse almeno è servita a qualcosa.
Attorno al calcio ci sono troppi interessi e non è più percepito solo come sport e divertimento, per ragazzi, adulti, anziani e famiglie, è qualcosa di più, uno sfogo per i repressi cronici, per quelli che vogliono distruggere sfruttando la massa come copertura, ma soprattutto è un giro di tangenti, mafia e chissà cos’altro.
La punizione deve essere dura, esemplare e irrevocabile, sia per il Catania che per tutto il calcio nostrano.
Bisogna capire che il calcio è solo sport e divertimento e che si vive ugualmente anche senza di esso.
Spero vivamente che questo evento possa generare maggiore civiltà e responsabilità , nel tifoso e nel cittadino, non il contrario.
In Inghilterra ci sono pure riusciti, quindi anche qui possiamo e dobbiamo farcela.