La privacy quanto vale?

Inizio subito con questa domanda interessante. Quanto valgono per voi i vostri dati di una vita?
Questo pensiero ha avuto inizio per me leggendo un articolo online in cui facevano vedere un favoloso smartwatch impermeabile a soli $27,99. Robe da pazzi direte voi, avere un gadget a quei pochi euro spedizione compresa. In effetti anche a me non dispiacciono come gadget, ma se devo essere sincero non ci spenderei più di un €50 e allora ecco che viene bene questo ulefone (lo linko così vi metto in tentazione) cade a fagiuolo, anzi è proprio regalato.
Allora mi si accende una lampadina al mio omino del cervello, e le ragnatele erano ovunque, così dopo aver pulito ben bene là dentro, nel frattempo ero colto da impulso irrefrenabile all’acquisto, ho raccolto le forze e cercato l’arcano mistero di tanto risparmio come fossi un novello Indiana Jones.
Non che ci sia voluto tanto, infatti arrivo a notare immediatamente le due grandi voragini di un acquisto del genere:

  • Una app da installare sul telefono;
  • Un software proprietario sul smartwatch.

Detto questo la voglia di acquistarlo è crollata sotto lo zero e potrei farlo solo venendo profumatamente pagato e userei comunque un cell senza i miei dati e non collegato ad internet.
Come avete visto non ho messo in discussione la qualità del manufatto, ma alcune implicazioni morali che ad una rapida occhiata possono, per un utente soprappensiero, possono non essere prese bene in considerazione.
La app da installare sul telefono è ospitata su http://www.fundo.cc/other/download/FunDoAPP/ (ricavato dal qrcode) e non certo quindi sul google play e il softwar che gira sull’orologio è proprietario, quindi implica che il codice non sia noto.
Ora non affermo che sia questo il caso, anzi probabilmente è il miglior smartwatch come rapporto prestazioni del momento, però a me queste due cose non piacciono dal punto di vista della sicurezza dei miei dati.
Si perché il rischio è proprio che questo genere di app fuori dallo store ufficiale non siano affidabili e possano trafugare i dati dell’utente senza che questo se ne accorga. Se poi uniamo anche il software proprietario non analizzabile e verificabile i dubbi aumentano eccome.

Tutto questo esempio l’ho fatto per far vedere quanto basti poco per perdere i propri dati su internet e farli usare per non si sa cosa da altre persone, e non parlo nemmeno di dati bancari, ma solo di quelli della rubrica, degli sms, delle altre app o del gps.
Se pensate che siano pochi spicci e che voi non valiate nulla, non avete allora idea di quanto oggi sia importante il data mining e quanti milioni di euro ci girino oggigiorno.

Quindi pensate bene se tutti i vostri dati valgano meno di $28 spedizione incluse.