Suicidi comunicativi politici

Ho pensato molto prima di pubblicare questo post perché non volevo fare un attacco diretto ad una persona, che conosco da molto tempo per un passato comune in parrocchia, ma mi trovo obbligato moralmente a segnalare come ormai il politico sia degenerato spesso in discussioni fuori luogo e controproducenti.
Ora non entro in merito delle problematiche perché ce ne sarebbe da dire per ore e ore riguardo quelle scuole di Cento e sulla lentezza di certi passaggi riguardanti le ristrutturazioni dei privati post terremoto del mi comune, ma mi limito a spiegare perché così non si fa politica o propaganda ma si perdano solo dei gran voti irritando le persone.
I passaggi fondamentali:

  • Entrare in una discussione in cui non si è citati o tirati in ballo direttamente.
  • Paragonare capra (il privato) e cavoli (il pubblico).


Riguardo il primo punto è presto detto. Un buon politico non dovrebbe mai entrare in una discussione dove non si accenna direttamente ad una accusa verso di lui o il suo partito, perché è come dare l’idea di voler fare “evangelizzazione” portando forzatamente l’acqua al suo mulino o peggio sentire di avere la coda di paglia. Questo intervento se portato ugualmente e in malo modo rischia poi di essere un boomerang.
Eccoci quindi al punto due se si è decisi di non seguire il punto uno. Purtroppo la moda del momento per i politici è urlare e far vedere le cose che si è fatto anche usandole a sproposito. In questo caso è assurdo vedersi paragonare interventi su case di privati con strutture di prima necessità per il territorio come scuole (lo so che non sembra ma dopo gli ospedali e strutture di sicurezza pubblica ci sono appunto le scuole con l’istruzione).
Ora la mia domanda generalizzante della categoria è banale quanto potrebbe essere sconcertante nella sua risposta.
Questi politici vengono scelti perché hanno innata questa dote di suicidio comunicativo o vengono proprio addestrati ad intervenire sempre e comunque basta che se ne parli?
Io penso alla seconda possibilità, ma come si dice sempre, hai posteri l’ardua sentenza.

L’intervento su Twitter che ha originato tutto.

Chi mi è amico su Facebook può vedere la discussione.

Guardate su Flickr lo screenshot.