La sconfitta del Grillo

130113
Le elezioni parlamentarie del 2013 sono ormai tra poco più di un mese e la competizione, già lanciata mesi addietro, è ora quasi all’apice con la maggior parte delle mosse già belle che fatte.
Ebbene il MoVimento 5 Stelle dato, un mese fa, come seconda forza politica in Italia con una percentuale di adesione del 17-19% è ora in caduta libera con una percentuale attorno al 12%.
Un calo pressoché inspiegabile visto che rappresenta (o sarebbe meglio dire rappresentava) un’ideologia democratica ben distinta, pulita, trasparente e con una classe politica nuova e si spera quindi non ancora assuefatta al giogo del potere.
Solo che…
Si sono palesati i problemi interni che erano già in fermentazione da tempo, basta vedere i miei post passati, e che sono esplosi in questo neonato 2013 proprio alla vigilia delle elezioni. Espulsioni dal movimento in maniera lapidaria e non per decisione democratica, primarie per andare in parlamento organizzate in maniera ridicola e frettolosa senza avere un vero regolamento e organo di controllo, teatrini del simbolo e infine dichiarazioni che fino all’anno prima sarebbero state ritenute impossibili.
Tutto questo ha portato ad un rapido calo di possibili votanti evidenziato nell’andamento dei sondaggi.
Ora però c’è da capire perché tutto questo e proprio ora. Grillo punta sempre il dito con macchinazioni contro di lui e millanta anche di ritirarsi dalle elezioni se per esempio i simboli simili non verranno tolti dalle schede elettorali, un comportamento da bambino stizzito che otterrebbe proprio l’effetto di darla vinta agli altri. A questo punto però nasce il dubbio.
E se volessero perdere di proposito…
Si avete capito bene, se lo stesso Grillo e il suo entourage volessero appositamente perdere, o limitare fortemente, il numero di parlamentari?
I vantaggi sarebbero molteplici, intanto il business di Grillo è chiaramente il blog stesso a cui ruotano attorno libri, dvd, spettacoli e gadget. Entrando in parlamento tutto questo verrebbe messo in discussione dai fatti che non arrivando farebbero calare la popolarità e quindi gli introiti.
Cosa fare quindi per evitare di fregarsi la gallina dalle uova d’oro?
Semplice, cambiare la vecchia gallina dalle uova d’oro con una molto più giovane e promettente.
Vi starete chiedendo di cosa sto parlando, ma è palese, fino ad ora Grillo ha munto l’Italia degli scontenti, dei democratici, degli idealisti, degli uomini di una sinistra che vuole cambiare il paese pensando all’ecologia, territorio, salute, ma che allo stesso tempo è vaccinata contro posizioni autoritarie ed esclusive che non lasciano spazio alla democrazia ed al confronto. Una classe di cittadini che non si identificava più in alcun partito nazionale ma che allo stesso tempo è molto critica e pensa con la propria testa.
In Italia però c’è un’altra categoria di cittadini scontenti, delusi che pensano che per ridare forza al paese bisogna fare la “guerra” economica con gli altri, isolarsi, fare i duri sempre e comunque e che subisce fortemente il fascino di leader carismatici che gli indicano la strada da percorrere senza troppi problemi e fastidi. Questa è la giovane gallina dalle uova d’oro che sta riprendendo forza vista la depressione che non allenta e le tasse in aumento costante. Quindi il nuovo mercato da cui attingere proseliti e fondi.

«Anche se uno è di CasaPound ma ha i requisiti da noi previsti io lo candido. Io lo candido»

Se pensate che sia un pazzo visionario probabilmente non avete ancora capito che la frase su Casa Pound detta da Grillo è proprio rivolta ad aprirsi a quel tipo di mercato ed è ovvio che ha suscitato reazioni di disgusto e diniego dall’altra parte. Tutto questo ha portato a varie dichiarazioni di abbandono del M5S (Perchè esco dal… , Cinquestelle rivolta
contro…
) da parte di rappresentanti e candidati.
Ora pensatela come volete ma una cosa dovete tenervela stretta.
L’idea!
Quell’idea di partecipazione e cambiamento della politica italiana, quell’idea di fare la cosa giusta per ridare dignità, servizi e istituzioni sane e pulite ai cittadini non deve morire con quanto Grillo ora sta facendo di testa sua e nel suo interesse. Non molliamolo, rimaniamo uniti e coesi in queste idee, creiamo qualcosa di nuovo e di veramente democratico e partecipativo, con regolamenti chiari e una gestione trasparente della struttura.
Ora che il traguardo è così vicino non si può mollare.