La leggenda del cacciatore di vampiri


Questo film si colloca nel cosiddetto sottogenere di Ammericanata denominato Wakkata. Bisogna ammettere però che una cosa del genere non la si vedeva dai tempi di Wild Wild West con Will Smith.
Il presupposto della trama di questo film è che Abraham Lincoln fosse in giovane età un cacciatore di vampiri e che in realtà la guerra civile degli USA fosse in realtà tra vivi e non morti.
Diciamo che ci si potrebbe fermare qui, magari lanciando una preghiera che la pellicola vada persa per evitare che magari tra 1000 anni i futuri umani la prendano come ricostruzione storica, però qualche linea di merito potrebbe avercela.
In effetti il film alla fine scorre via bene tra una risata e l’altra e uno schizzo di sangue contro l’obbiettivo. Anche l’effetto paura e tensione è fatto decentemente, tanto che i soli primi 10 minuti sono già più paurosi di tutto l’italianissimo Pauda 3D, quindi per chi è amante del genere la pellicola potrebbe essere interessante con tanto di combattimento con coltello fra i denti appeso a testa in giù a mo di salsicciotto.
Devo però rimproverare Tim Burton che è fra i produttori, perché io se fossi in lui controllerei bene a cosa viene affiancato il mio nome.
Per il resto non prendete nulla come verità storica e godetevi questa Wakkata se proprio non avete nulla di meglio in attesa.
Fortuna che almeno non l’ho visto in 3D.