Chernobyl diaries


Provo di recuperare il numero di film di cui volevo parlare partendo proprio dall’ultimo visto la settimana scorsa.
Si tratta di un Horror ambientato nella città di Pripiat, quella più vicina alla centrale di Chernobyl in Ucraina. Lo metto nella categoria Horror Pacco, quella in cui metto i film horror che fanno tutto fuorché paura, anche se forse potrebbe meritare qualcosa in più.
Nel calderone c’è tutto il necessario, un luogo spettrale e disabitato da più di 25 anni, un gruppo di persone propriamente non troppo sveglie, umani e animali mutati dalle radiazioni, l’esercito Russo e un orso. Però alla fine qualcosa non convince troppo nella trama. Inizialmente troppo lenta e poi incredibilmente veloce tanto che le giornate passano in pochi attimi mentre le nottate sono infinite.
Questo però non deve avvilire perché l’ambientazione e la fotografia sono belle e ugualmente la trama mette una certa tensione. Il fatto che non si vedano i mostri incide abbastanza e personalmente se in alcune scene si fossero visti meglio forse si sarebbe percepita più paura.
Il finale è invece molto particolare e probabilmente singolare, io me lo sarei aspettato diversamente, non nella sostanza, ma negli eventi.
In conclusione resta un film più che accettabile che in confronto ad altri sul genere che ho visto ultimamente, di cui forse parlerò, sembra anzi molto valido.

Digressione finale. Prendetemi per uno con dei problemi, ma già prima trovavo interessante fare una visita guidata alla città abbandonata di Pripiat, ora lo sono ancora di più. Vedere quei posti, quel disastro creato dalla supponenza dell’uomo deve essere impattante e formativo come andare in un lager Nazista.