La paura di @Beppe_Grillo


In queste ultime settimane sto parlando spesso di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle da lui lanciato e lo faccio perché parlare ora, sollevando i problemi che stanno dietro, vuole già dire occuparsi del futuro dell’Italia. Si perché parliamoci chiaro verso quello sta puntando l’Italia e per certi versi è un bene visti i crescenti movimenti estremistici e nazionalistici di destra che stanno prendendo piede in europa (anche se noi abbiamo da mo la Lega Nord), però dall’altro crea un po’ di inquietudine perché io da semplice osservatore politico da quasi 2 decadi, mi son sempre interessato fin da piccolo, avevo già notato alcune problematiche molto rilevanti che ora stanno venendo alla luce.
Ormai è palese un certo distacco tra Grillo e i 5 Stelle come è emerso nelle ultime settimane con l’espulsione di un gruppo di attivi e certe dichiarazioni che definire assurde è già un complimento. Oggi però, dopo il buon risultato elettorale, si è aggiunta un’altra dichiarazione tra l’offensivo e il minaccioso indirizzata ai suoi stessi candidati.

[…] Comunque chi partecipa ai talk show deve sapere che d’ora in poi farà una scelta di campo.

A parte il buon consiglio di non partecipare a trasmissioni chiaramente di parte da parte dei neo eletti tra i 5 Stelle lascia intendere che essi non siano capaci di comunicare come lo fa lui. A parte che come detto prima è lo stesso Grillo a mettere in cattiva luce il Movimento con le sue uscite, lui ribadisce sempre ad ogni comizio che è lì che conosce per la prima volta i vari candidati, quindi cosa gli fa dire che non siano in gradi di reggere un dibattito televisivo? Chiaramente non è andando allo sbaraglio che potranno imparare, alcuni avranno già buone doti ma altri saranno flagellati. Quindi perché Grillo anziché fare questi sintetici comunicati altisonanti non si mette lì e istruisce gli eletti su come comportarsi davanti ad una telecamera?
Non è ancora tutto però perché le ultime righe del comunicato lasciano intendere una velata minaccia verso gli eletti che andranno a partecipare a queste trasmissioni, come per dire che se ci andate poi potreste essere espulsi come è successo ad altri che hanno fatto sentire la loro.
La verità secondo me è un’altra e Grillo l’ha ben percepita almeno negli ultimi mesi, il Movimento 5 Stelle gli sta sfuggendo di mano ed è già più grande di lui, non sa più come tenerlo controllato (problema creato da lui poiché non gli ha voluto dare struttura) e questo rischierebbe di metterlo in secondo piano facendone calare il peso all’interno.
Ora immaginatevi un giovane adulto di 30 anni circa che senza arte ne parte, nulla da perdere e con buone conoscenze politiche e dialettali si presenta ad una trasmissione televisiva su base nazionale e tiene abilmente testa al giornalista e agli avversari politici. Quello si che sarebbe un boom mediatico, una nuova immagine nata dal Movimento e non più l’immagine che ha creato il movimento. Un passaggio generazionale, nuove speranze e l’evoluzione dei 5 Stelle.
Ecco di che cosa ha paura Beppe Grillo, che tutto gli scivoli via.