Io voglio lavorare

Questo panorama è veramente fantastico e rilassante, colline sullo sfondo che smuovono il paesaggio, altrimenti pianeggiante ma variegato di un ormai quasi anacronistico retaggio agricolo. Le nuvole piatte e raggruppate a in lunghi filamenti vengono splendidamente illuminate dai raggi del sole ormai al tramonto.
Salto
Nella mia vita ho sempre cercato di dare il massimo, rispettando il più possibile le regole, per non avere rimpianti. Ho lavorato duro per imparare un mestiere e poi ho rischiato mettendomi in proprio investendo in una attività di servizi. Dopo pochi anni mi sono pure sposato e ho sgobbato duro per far partire la mia azienda e ho lavorato così bene che sono riuscito pure ad aggiudicarmi i primi appalti statali, merito anche di brave persone che hanno creduto nell’attività e l’anno fatta crescere. Alcuni di questi erano pure extracomunitari, ero titubante all’inizio ma si son dimostrati gran lavoratori, pieni di energie e voglia di integrarsi attivamente nella nostra società.
Proprio in quei primi anni è arrivato il mio primo figlio e la nostra prima casa, i conti faticavano a quadrare, anche a causa delle tasse, però lavorando al meglio siamo riusciti finalmente ad entrare in un fantastico periodo per l’attività. Lavoro, aumento di personale, aumento degli utili che ho deciso di condividere in parte con i dipendenti che iniziavo sempre più a considerare familiari, e infine l’arrivo di mia figlia. Che belli i miei figli, ne sono fortemente orgoglioso, non che non mi abbiano dato grattacapi ma sono sempre bravi studenti e hanno sempre lottato per quello che reputano giusto. Mia moglie poi è sempre stata fantastica, mi ha sorretto e ha capito gli sforzi che facevo per mandare avanti il mio lavoro, si è riuscita a ritagliare uno spazio lavorativo poco più lungo del par time, per poter seguire al meglio i nostri figli. Le devo veramente tanto.
L’aria forte e pungente sulla faccia.
Da quando ho iniziato a lavorare son passati 40 anni, ne ho 58, mia moglie ha la mia stessa età e i miei figli hanno 25 e 22 anni. La crisi economica ha colpito il mondo e noi ne facciamo parte. Questa però non è una scusa ma un incentivo per essere più forti e determinati, o almeno era quello che credevo. Mio figlio sta finendo la specializzazione di lauera, sta cercando lavoro ma al massimo gli vengono offerti lavori a tempo determinato con uno stipendio basso rispetto alle sue qualifiche di ingegnere informatico, sta pensando di andare all’estero ma non vorrebbe allontanarsi troppo per darci eventualmente un aiuto. Mia figlia sta per laurearsi e vorrebbe continuare la specialistica nel suo campo di ricerca nelle biotecnologie, però è spaventata per come viene messa in secondo piano la ricerca in Italia e sta pensando di fare un lungo erasmus in europa sperando di trovare aziende solide. Mia moglie ora alterna periodi di cassaintegrazione a un misero par time una o due settimane al mese. Sono riuscito a far crescere la mia azienda diversificando i clienti ma con la crisi gli appalti per lo Stato hanno preso il sopravvento e ora sono al 65% del fatturato.
Il viso sempre più tirato dall’aria.
Almeno avrebbero dovuto esserlo, poiché da quasi due anni lo Stato non accenna a saldare tutti i conti, rilascia solo qualche trance. Io ho comunque continuato a pagare tutte le tasse e a pagare i miei dipendenti, ma le gratifiche si sono ridotte a zero. Ho pensato di liquidare la società e provare ad andare in pensione, ma niente da fare, non riesco a fare il conguaglio tra i vari istituti pensionistici. Anche mia moglie ha provato di andarci ma hanno allungato l’età e dovrà aspettare, poi visto il suo lavoro poco più che par time avrà una pensione di poco superiore a quella minima.
Visti i ritardi da parte dello stato ho provveduto a richiedere finanziamenti aggiuntivi alle banche dando i fogli di attesa dei pagamenti. Tutte hanno rifiutato adducendo futili motivi e solo alcuni addetti mi hanno espressamente detto che non danno prestiti. Ho tamponato investendo tutto l’utile arrivato dagli altri lavori, ma non è durato molto, così ho preso la sofferta decisione con mia moglie di ipotecare la casa e lì i soldi sono arrivati. Nulla però è cambiato da parte dello Stato anche dopo ripetuti solleciti. Non so come pagare i miei dipendenti da ormai due mesi e mi è arrivato pure un avviso di pagamento da parte di equitalia che mi ha ipotecato l’attività in via preventiva, l’ho imparato solo per caso e comunque il mio commercialista ha detto che hanno sbagliato loro e devo ricorrere, ma intanto equitalia vuole i soldi e poi al massimo me li ridarà con gli interessi.
Ormai è quasi finita.
Io ho fatto tutto come mi è stato detto dovevo fare, seguendo le regole.
Io volevo solo lavorare!
Buio