L’argomento trattato in questo film è molto delicato e tutta la documentazione è tratta dalle sentenze passate in giudicato sulla ricostruzione degli eventi avvenuti prima e dopo alla scuola Diaz di Genova alla fine del G8 del 2001. Quindi si tratta di un film documentario che però ha veramente poco a che fare con il documentario perché ha uno stile prettamente cinematografico con innesti dei filmati originali dell’epoca che sono riusciti a “sopravvivere”.
Un film pesante, molto crudo e allucinante, un viaggio attraverso varie visioni della stessa scena che però bisogna ammettere che non si capiscono su che punto focale vanno a fissarsi.
Il solo pensiero che quei fatti sono realmente avvenuti fanno realmente inorridire e temere delle forze dell’ordine di cui ho spesso molto rispetto ma in alcune circostanze ancora oggi ho paura per chi li “gestisce”. Il solo pensiero che poteva bastare un nulla perché tutto si svolgesse senza tutto quel massacro, perché di quello si è trattato, fa ancora di più inorridire lo spettatore.
Dovrebbe essere dovere di ogni cittadino italiano andare a vedere questo film, a costo di stare male nel vedere certe scene orripilanti. Questo film doveva essere realizzato molto prima di 11 anni dopo da quei fatti perché ormai sono entrati in una specie di limbo per gli italiani e questo è tutto a favore di quella pessima gestione di estrema destra del neo insediato governo Berlusconi (le sue parole nel film in difesa delle azioni dei capi sono le più difficili da digerire).
Ripeto ancora che questo è un film da vedere sia per quello che informa, sia per la buona interpretazione e riuscita della regia e fotografia.