Il cavaliere oscuro il ritorno


Non pensavo che questo film avrebbe potuto superare il suo predecessore ed in effetti non ce la fa anche se veramente di poco.
Una delle note negative è sicuramente la trama di questa nuova incarnazione di Batman, che per me si è rivelata prevedibile in ogni sua parte ad eccezione proprio per i minuti finali in cui speravo in qualcosa di diverso.
A parte questo però le quasi tre ore di film vanno via benissimo e non pesano, la trama sarà tutto sommato semplice ma è di sicuro effetto e coinvolgimento.
Quello che più risalta è proprio la figura di Batman che in questa veste riesce ad essere quello che ho sempre pensato potesse risultare in una possibile realtà e non come è sempre stato mostrato nei fumetti.
Certo parliamo sempre di un qualcosa di incredibilmente estremizzato, però questa caratterizzazione gli da certamente qualcosa in più riguardo all’attualità.
Il personaggio venuto meglio però questa volta credo si stato il futuro Robin (è chiaro fin da subito di chi si tratta) perché segue un persorso di sviluppo ben definito e curato mentre tra il peggiore riuscito Catwoman (anche se non viene mai chiamata così) arriva seconda di poco dietro il super cattivo della rediviva Setta delle Ombre, che invece vive e si sviluppa in un diverso piano rispetto a quello di tutto il resto del film.
Bellissima la fotografia della Ghotam post apocalittica e il mitico “The Bat”, un velivolo mini che non si può evitare di desiderare pilotare tra i grattacieli, la fa da padrone ogni volta che entra in scena.
Quello che mi ha lasciato più interdetto sono stati i combattimenti tra Batman e Bane in cui il povero Batman sembrava un vecchietto che cercava di abbattere un montagna e a tratti sembrano quasi banali e o ridicoli, con Bane che sembra voler evitare di fargli troppo male.
Non ho ravvisato grandi messaggi politici subliminari, come mi avevano segnalato, ma forse dovrò aspettare di rivederlo ancora per poter capire meglio certe sfumature.