Grande Torio


Quando ero piccolo pensavo che il Nucleare, inteso come energia, fosse veramente un qualcosa di speciale e utile ma anche altamente pericoloso.
Sarà perché sono cresciuto con i fatti di Chernobyl che si è aperta in due e la guerra fredda che è finita poco dopo.
A quel punto lentamente crescendo il Nucleare è passato da una cosa importante ad un problema serio per l’ambiente tanto da farmi dire che quel referendum sul nucleare era più che legittimo e lo è pure oggi.
Certo il Nucleare è un valido modo per diversificare il fabbisogno energetico ed evitare di essere troppo dipendenti dal petrolio, però non penso che sia giusto liberarsi da un male introducendone un altro.
Poi ho letto in numero 14 di Wired in cui a pagina 78 è presente l’articolo “Il nucleare buono – Forza Torio”.
Un articolo che spiega come invece il Nucleare più che sicuro sia ancora fattibile e usabile su larga scala e tutto derivante non da studi moderni ma da studi degli anni ’50 dello scorso secolo che sono ritornati in mano ad uno scienziato della NASA, Kirk Sorensen, che ha creato il blog EnergyFromThorium che spiega, quasi una ricerca condivisa, come una centrale basata sul poco radioattivo Torio (vedi anche Rubbia) possa essere molto più efficiente e meno inquinante nonché costosa di una basata su Uranio 235.
Devo dire che mi ha convinto, ma diciamocelo forse mi sono fatto convincere anche dal buon vecchio Asimov, questo Nucleare è sicuramente un’area dove mettere molte energie e fondi per la ricerca perché sebbene non sia la soluzione può effettivamente darci sostegno a breve termine per limitare fortemente il petrolio (la piattaforma della BP affondata) diversificare le energie e sviluppare ancora meglio quelle rinnovabili per evitare rischi inutili al nostro pianeta.
Lo dico quindi senza problemi, al Nucleare basato sul solo Torio non posso che guardare in maniera positiva.