Tunnel in accelerazione

Se non fosse che sto per parlare di due notizie di due giorni fa, penserei proprio ad un pesce d’aprile.

La prima notizia è la richiesta di Putin a Bush di costruire un tunnel nello stretto di Bering, per unire la Russia agli U.S.A. coprendo i 92km che le dividono.
Dire che sono stupefatto e allibito è poco, ma una domanda mi imperversa nel mio povero cranio che rasenta le fusione.
Che senso ha costruire un’opera straordinaria e costosissima in una zona che dire poco popolata è molto e che non può certo fornire un ritorno rapido delle spese?
L’aereo o la nave costerebbero meno di un trasporto su gomma e pedaggio del tunnel.
Non è che sono contrario, ma a questo punto avrebbe più senso il ponte sullo stretto di Messina che è comunque un’opera inutile poiché la zona è mal servita dalla rete tradizionale di trasporti, strade, autostrade e ferrovie.
Io proprio non capisco, hanno così bisogno di creare lavoro o c’è qualcosa sotto che mi sfugge?

La seconda notizia poi mi fa sorridere e ripensare alla fine della seconda guerra mondiale, ma andiamo con ordine.
Sembra che il nuovo acceleratore di particelle del CERN possa provocare micro buchi neri incontrollabili e ovviamente in grado di storcere lo spazio tempo e “inghiottire” la Terra e molto altro ancora.
Gli scienziati sembrano dividersi, la probabilità sembra remota, però…
Quello che mi fa sorridere è che prima dell’esplosione della prima bomba H, molti scienziati pensavano che essa potesse non terminare mail il suo processo di fusione fino al completo esaurimento dell’atmosfera terrestre.
Il dubbio fu definitivamente tolto quando il primo prototipo brillò, quindi per quanto riguarda l’LHC del Cern, basta solo aspettare che attacchino la spina.

Però proporrei di spostare l’LHC nel futuro tunnel di bering, così nel caso qualcosa andasse storto, non perderemmo la ridente Svizzera ma solo un inutile tunnel.