Gli Dei ritornano – Puntata 125

“E così il soggetto sembra essersi stabilito assieme a quel Raffaele. Potrebbe ostacolarci, dovremo liberarci di quel sovversivo prima del previsto. Mandate una segnalazione e vediamo cosa capita, intanto dite al nostro uomo di tenerci informati su quel Raffaele.”
“Agli ordini colonnello.”
Gabriele ci sta provando, ma non ha le mie stesse capacità. Ora è nettamente inferiore.
Certo che se solo avesse avuto l’accortezza di darmi ragione…
“Dimenticavo. Voglio che gli esperimenti vengano intensificati. Dobbiamo agire rapidamente.”
“Ma colonnello, siamo al limite dell’operatività e abbiamo ancora alcune aree da ripristinare.”
“Che parte non ha capito della frase… voglio che gli esperimenti vengano intensificati? Può andare.”

“Bene Marco, ora sono pronto a rispondere a tutte le sue domande.”
Raffaele mi sembrava veramente cambiato dall’ultima volta che lo avevo visto, più determinato, sicuro e anche in pace con se stesso.
“Allora partiamo dall’inizio. Come mai sta facendo tutto questo?”
La sua casa era però identica a come la ricordavo, un vero e proprio luogo di raccoglimento pieno di libri, documentazione e tecnologia.
Quanti argomenti che potevamo affrontare con lui in quelle sere in cui ci trovavamo per vedere un film e discutere.
“Il tutto è iniziato quando sono venuti, gli interessi di quelle persone che ci governano, a toccarmi sul vivo screditando Massimo. Vorrei dire che il tutto è iniziato solo per Massimo, ma in realtà quello è stato solo il motivo che mi ha fatto scattare. Oltre a me poi si stavano già sollevando altri, vedi Daniele Grillini, che hanno preso sempre più forza, quindi tutto questo era semplicemente un bisogno diffuso delle persone. Massimo è stato uno di quelli che reputo miei ragazzi, e che ho un po’ fatto crescere fin da quando erano piccoli, uno di quelli in cui riponevo maggiori speranze per poter cambiare questo paese. Non potevo accettare che lo usassero impunemente per i loro scopi. Credo fortemente in quei ragazzi perché credono anche loro in quei principi di rispetto e libertà che stanno alla base di tantissime grandi ideologie. Io non sono certo quello che tutti pensano, intelligente, furbo e diplomatico, anzi sono forse l’esatto opposto, però molte persone hanno deciso di prendermi ad esempio forse perché vedono in me quella speranza per un loro futuro che altrimenti non vedrebbero.
Quello che so è che io non cambierò il mondo, non ne ho forza e capacità, ma loro ce la faranno, ne sono certo, sono nettamente migliori, e io non posso deluderli smettendo di provarci. Devo provare ad essere migliore di quello che realmente sono. Faccio tutto questo per dare la speranza e la possibilità a tutti di fare quello che reputano giusto.”
Non so perché ma dopo quelle parole mi trovavo particolarmente diviso.
Da una parte ero pieno di stima e gratitudine per una persona che stava lottando così per le persone in cui credeva e dall’altra mi sentivo invece dubbioso e rammaricato per il fatto che lui non avesse idee personali ma stesse semplicemente rispondendo ad un bisogno della gente.
“Scusi, ma così non ha risposto alla mia domanda.”
Un sorriso apparve magicamente sul volto di Raffaele dopo quella mia affermazione.
“Per piacere, dammi del tu, mi fai sentire addirittura più vecchio di quello che sono. Sai che ho dato questa risposta in trasmissioni a ad interviste di giornalisti più blasonati di te, ma anche a studenti, e si contano sulle dita di una mano quelli che mi hanno rivolto questa affermazione? Il motivo, quello più profondo è sempre quello che spinge tutti gli esseri umani dal più profondo. L’esistere, il fare parte di un gruppo e il sentirsi gratificato dagli altri. Questo spinge e governa il mondo da sempre, la gratificazione personale, anche se misera. Ecco perché ti ho detto che io in realtà non sono proprio tutto quello che molti vogliono vedere in me. Sono solo un uomo in fin dei conti.”
Quelle parole mi avevano un po’ preso di sorpresa, in fin dei conti non aveva torto e quel nuovo Raffaele che stavo scoprendo iniziava a piacermi ancora più del precedente.
“Ma così non rischia di trascinare tutto e tutti ancora di più verso il baratro come la storia più volte ha riportato?”
“Vero, il rischio c’è ed è anche grande, il problema è che se non ci si prova non lo si può sapere e a me non è dato vedere in anticipo se una mia scelta di oggi porterà ad una giusta strada o meno, bisogna andare un po’ a fortuna. Spero solo nel caso di errore di riuscire a fermarmi prima di far cadere tutti oltre il baratro.”
Un silenzio surreale sospese la nostra conversazione in un limbo di attesa prima che Raffaele riprese a parlare.
“Sai Marco, non so perché o cosa, ma è come se ti conoscessi già e il fatto che Fulvio sembri avere rispetto di te, come se vi conosceste già, mi pone altre domande. Non ti preoccupare non pretendo spiegazioni, per ora, e anzi vorrei chiederti se ti andrebbe di venire a conoscere una persona?”
Il discorso si era portato su di una strada che non avevo previsto e fortunatamente il suono del campanello di casa mi diede tempo per pensare.
Che Raffaele sospettasse chi fossi realmente o addirittura già sapesse?
No, impossibile, ma il dubbio…