Gli Dei ritornano – Puntata 39

Non ci posso credere!
Mi è successo ancora, perché continuo a fermarmi davanti alla casa di Max?
Non riesco a smettere di pensare a lui da quella sera.
Guarda ancora quanti giornalisti vanno ad importunare la famiglia.
E poi per dire tutte quelle cavolate…
Però effettivamente…
Che prove ho io per dire che non è tutto vero quello che dicono su di lui i giornalisti?
Loro effettivamente fanno il loro mestiere e io invece?
Eppure qualcosa mi dice che non è vero, mi sento come se mi strappassero qualcosa dentro tutte quelle volte che sento parlar male di lui.
Ecco un altro giornalista che se ne va, che abbia capito finalmente che non vogliono parlare?
Vorrei tanto parlare con i suoi genitori e fargli sapere cosa sento dentro…

“Me lo hanno portato via! Sapevo che prima o poi lo avrebbero fatto, ma perché proprio ora? Proprio mio figlio!”
Non la sopporto più mia moglie, sembra impazzita, continua a piangere e a urlare cose senza senso.
Anche quei maledetti giornalisti poi mi stanno veramente dando alla testa, ogni 5 minuti ne arriva qualcuno ad importunarci.
Che branco di avvoltoi…

DRIIIIIN…

Eccone un altro, ma questa volta mi son proprio rotto, ora gli tiro quattro nomi!
“ALLORA! La smettete di importunarci? Non vogliamo fare alcuna dichiarazione!”
“Mi scusi… ero un’amica di Massimo e volevo soltanto dirvi…”
Altri giornalisti avevano provato la tattica dell’amico o amica per intervistarci, ma questa volta la cosa sembrava diversa, forse gli attimi di pausa che precedettero la risposta della ragazza, o forse l’insicurezza tremolante della sua voce, mi fecero decidere di aprire la porta.
Non sapevo proprio che aspettarmi da un discorso del genere, cosa avrei potuto dirle, ma la ragazza che mi apparve davanti, tutta agitata e triste, forse risvegliò in me qualcosa di paterno.
Con mia moglie, in camera e in uno dei suoi momenti di tranquillità , iniziammo a parlare di mio figlio e di quella maledetta serata.
“La ringrazio per la chiacchierata, spero di non essere stata di troppo disturbo.”
“No, anzi sei stata molto gentile a passare.”
“Scusi se lo dico, ma lei crede che Max sia veramente morto?”
Una domanda veramente surreale che mi stava lasciando di sasso.
“Se devo essere sincero non lo so con certezza.”
“Io in vece non so perché ma credo che non sia affatto morto, me lo sento dentro.”
Un amaro sorriso prese il sopravvento sul mio scuro volto.
“Anche se fosse ancora vivo, credo che ormai la sua vita sia così lontana dalla nostra che per me rimarrà comunque morto.”
“Grazie ancora, ci vedremo domani al funerale.”
“Grazie a te, Monica. Ciao.”

Questo maledetto cellulare, proprio non lo sopporto.
“Salve Generale… Ora la situazione è sotto controllo, ma Baldini ci è sfuggito con molti dei nostri segreti, sto cercando di rintracciarlo… MA DOBBIAMO PRENDERLO SUBITO… Mi scusi Generale, come dice lei, procederemo con l’operazione equinox… l’operazione è terminata poco fa ed è andata bene ma francamente non so come dirgli, quando e se deciderà di risvegliarsi, che la sua faccia non è più quella con cui è cresciuto… Grazie, a presto Generale.”